Roberto Cavalli, 51 anni (all’atto di questa stesura che nessuno sa quando sia stata fatta n.d.r.).
Ha iniziato ad interessarsi al teatro a 16 anni partecipando ad un corso di “commedia dell’arte” che portò alla nascita della compagnia amatoriale “Casalgrande Teatro”. Con questo gruppo portò in scena “L’anfitrione” di Moliere, “La guerra spiegata ai poveri” di E. Flaiano, “Storie di re Mida” di G. Rodari e “Un sorso di terra” di Einrich Boll.
Successivamente si iscrive ad un corso di teatro e tecniche teatrali organizzato dal comune di Fiorano Modenese. Partecipa a Parigi ad un corso di” teatre de l’opprimè” tenuto dal fondatore Augusto Boal e in quel periodo partecipa a numerose iniziative a carattere politico utilizzando le tecniche di “teatro invisibile” e “teatro dell’oppresso”.
Nel mentre prende il diploma da infermiere e frequenta un corso di clown con Bano Ferrari(prete clown) e decide di operare in ambito psichiatrico presentando una tesi “sull’utilizzo della figura del clown come mediatore di relazione” mettendo in pratica nell’esperienza lavorativa quanto appreso.
Utilizza tecniche teatrali (mimo, clown ecc.) come formatore per personale sanitario e volontari, sperimenta la conduzione di un convegno di due giorni a livello europeo tenutosi a Reggio Emilia il 9 e 10/5/2008 nei panni di “fou di corte”.
Attualmente collabora come direttore di palcoscenico e attore con la regista Andreina Garella di Festina lente teatro, a degli allestimenti di spettacoli che vedono come protagonisti delle persone portatrici di disagio psichico, volontari e operatori del settore.